lunedì 15 maggio 2017

Essere una fashion make up artist

Come diventare Fashion Make up artist? 

Moodart propone un master altamente professionalizzante, dove la parte pratica ha una rilevanza fondamentale. I futuri make up artist vengono preparati con un corso strutturato in due moduli: la base dove viene spiegato l’utilizzo degli strumenti, il trucco correttivo, le basi del trucco; la specializzazione con lo studio del trucco storico e del trucco moda, per arrivare alla realizzazione del trucco dei servizi fotografici, delle sfilate e concludendo con la creazione del bozzetto make up.
Il kit per gli studenti della Fashion School di Verona è fornito da MAC Cosmetics, partner ufficiale della Milano Fashion Week, in modo che i nostri ragazzi partano con il materiale necessario per lavorare nel mondo della moda.
Durante il master in Fashion Make up di Moodart vengono preparati servizi fotografici con modelle professioniste, collaborando in team con stylists e fotografi, per gli scatti sul set fotografico della scuola e altre location. 
A completamento del percorso il workshop all’estero, un’esperienza a Parigi di cinque giorni con i ragazzi del master in Fashion Photography: le due classi collaborano alla preparazione di un servizio, scattato nel prestigioso Studio Cassiopée, il primo studio in day light del mondo. Gli scatti prodotti da questa esperienza costituiscono materiale per l’esame finale, che viene visionato da un team di make up artist, fashion editor e responsabili stampa che scelgono il lavoro migliore per farlo pubblicare sulla rivista internazionale LIVID Magazine.

lunedì 16 gennaio 2017

Look per San Valentino

Capita che a San Valentino, spesso si esce la sera, oppure si organizza una romantica cenetta in casa. È importante quindi vestirsi bene per l'occasione, anche se si decide di passare la serata a casa: in fondo non è una serata come le altre... Per darti una mano a decidere il look per San Valentino, abbiamo pensato di darti due alternative di stile, e su queste due alternative costruire un look.
Ci viene in mente subito un look romantico  di tinte pastello, o anche di rosso, il suo colore simbolo, declinati però in abiti ampi da principessa, in materiali delicati come tulle e seta, e in pochi accenni al sex appeal. Puoi scoprirti un po' anche con un look romantico, certo, ma l'importante è non esagerare. Il look sexy per la festa degli innamorati è invece quello che vuole e può osare: una gonna di pelle, o delle scarpe sexy, una spalla scoperta o un abbinamento ammiccante. Vale tutto, purché non diventi volgare!


Se vuoi invece essere più sexy che romantica, la tua scelta è ampia. Puoi decidere di indossare una minigonna, magari abbinata a dei tacchi neri, oppure scegliere di scoprire una spalla, o altre parti del corpo. Abbinalo a una pelliccia a tono (rossa se è in caso), e il gioco è fatto. O per restare in tema di vestiti, puoi indossare uno wrap dress, un abito a vestaglietta stretto sui fianchi, che valorizza fianchi e seno.


Per quanto riguarda gli accessori, elementi cruciali per completare un look per San Valentino. Se punti alla semplicità, e non hai voglia di investire in un abito romantico o sexy, puoi sempre usare gli accessori per rendere particolare e a tema persino un look casual. Se scegli un accessorio con elementi rossi, o con diretti riferimenti a San Valentino, magari con cuori o labbra rosse, hai già risolto tutto. Puoi persino decidere di indossare dei semplici jeans e una maglietta con pallette, e abbinarli a delle ballerine con i cuori davanti, o a una borsa che sembra fatta apposta per San Valentino. Il gioco è più che fatto.

domenica 21 agosto 2016

Il jeans che ritorna

sei consapevole che hai peccato di stupidità, buttando quel vecchio straccio che ormai non indossavi più da un paio d'anni. Ecco, con la mia bellissima camicia di jeans è andata proprio così!

Ebbene lo ammetto, i miei trascorsi da adolescente includono uno sport all'aria aperta: l'equitazione. A quei tempi vivevo le mie passeggiate a cavallo usando i look più improbabili, indossavo indumenti legati sopratutto all'esigenza di stare comodi, ma a volte l'occasione per dover essere in ordine si presentava comunque, era allora che sfoggiavo con grande orgoglio la mia camicia. 

Erano gli anni '90, il tessuto era chiaro e i bottoni in madreperla, ma poi il momento è passato, ho smesso di essere un'amazzone, ed ho commesso il grave errore di mettere da parte un capo che invece quest'anno sembra sia tornato alla grande. Ogni pseudo starlette hollywoodiana sfoggia la sua bella camicetta in denim e all'improvviso, dopo averla dimenticata tutti, siamo impazziti e adesso dopo anni ne vogliamo di nuovo una.

Comunque dovete sapere che la camicia di jeans ha origini abbastanza datate: nasce come capo pensato sopratutto per gli operai e per i cow-boy, come tutti i capi realizzati in denim. Oggi pantaloni, giacche e camicie di jeans vengono considerati capi fashion, ma un tempo erano l'uniforme di chi aveva un lavoro duro da fare. 

Questo perché le proprietà della tela blu, che tanto amiamo, sono esattamente quello che ci vuole: è resistente, se si strappa la possiamo facilmente riparare e le macchie si notato poco… basta che non esageriate. Inoltre in epoca moderna il denim lo preferiamo proprio con l'effetto "vintage", ed è ciò che la camicia di jeans ci assicura, se la abbinate in maniere differenti avrete l'imbarazzo della scelta e potrete decidere di evocare l'epoca che preferite.

Look anni '50: vi basta fare un nodo sul davanti, un paio di shorts oppure una gonna svasata ed il gioco è fatto.



Look anni '60: un pantalone chiaro e un blazer di cotone e la vostra camicia avrà un sapore estivo, molto marinaro, un po' effetto Capri.



Look anni '70: scegliete un modello avvitato e abbinatelo a una gonna lunga o a dei pantaloni a zampa.



Look anni '80: dovete tornare di nuovo indietro, il momento rockabilly la fece da padrone per un certo periodo, portando alla ribalta outfit da pin-up.



Look anni '90 : in questo caso indossatela sbottonata, abbinata ad una t-shirt, se a maniche lunghe ancora meglio così potrete arrotolare per bene le maniche della vostra camicia e vi
sembrerà di essere tornati all'epoca del grunge, un autentico revival di un capo must, simbolo di un decennio da poco trascorso… 



Cosa dite? Sono passati 20 anni? Il tempo corre ma le mode sono come un orologio fermo: ogni tanto è l'ora giusta! Non c'è dubbio che quest'anno sulla camicia di jeans si siano fermate le lancette, nostalgici di tutti i look indossatela!

lunedì 4 luglio 2016

Collezione sposa 2016

La magnifica collezione sposa couture Galia Lahav Le Secret Royal viene presentata con una bellissima  citazione dello scrittore e aviatore britannico Roald Dahl: “E su tutto, guarda con occhi scintillanti il mondo intero intorno a te perché i segreti più grandi sono sempre nascosti nei posti più improbabili. E coloro che non credono nella magia non li scopriranno mai” .
La collezione è stata vista in anteprima alla New York International Bridal Week dello scorso aprile ed è ora ammirabile ora nello splendido lookbook che esalta al meglio questi abiti da sposa eleganti e super glam dalle silhouette mozzafiato e romantiche, costruite su finissimi pizzi, ricami, trasparenze, velature, corredati da splendidi accessori come veli e mantelle.
Corina_Galia_Lahav_LeSecretRoyal
Corina_Galia_Lahav_LeSecretRoyal
Alexandra_Galia_Lahav_LeSecretRoyal
La stilista con trent’anni di esperienza nel mondo dell’haute couture, nata in Russia da una famiglia di sarti, fondatrice 
del brand con base a Tel Aviv e punti vendita in USA, Australia,
 Canada, Italia, Germania, Russia e molti altri, narra così la nuova
 collezione sposa couture Galia Lahav Le secret royal: “Credere nell’amore è
 il motto di questa nuova collezione, che esprime amore profondo per la 
couture attraverso silhouette stravaganti, elementi floreali e ombre di rosa 
molto glam. Ispirata ai giardini delle famiglie reali, alla loro essenza e
 compostezza, la collezione ti invita a restare in contatto con la tua 
grandiosità interiore e con abiti come questi non potrai essere altro che
 una principessa”.
Galia_Lahav_LeSecretRoyal
Galia_Lahav_LeSecretRoyal
Galia_Lahav_LeSecretRoyal

lunedì 11 gennaio 2016

Morto David Bowie

È morto David Bowie: un tumore ha portato via il Duca Bianco in appena 18 mesi

Il Duca Bianco era malato da tempo. Si è spento nella notte di domenica 10 gennaio: “Rispettate la nostra privacy e il nostro dolore”, scrive il figlio

È morto David Bowie, a 69 anni. Il divo del rock che rivoluzionò il mondo della musica era malato da tempo, nonostante molti non lo sapessero. Il tumore l’ha portato via in appena 18 mesi.
L’ANNUNCIO SOCIAL – David Bowie si è spento nella notte di domenica 10 gennaio. la notizia è stata diffusa via social lunedì mattina, dai suoi account ufficiali. E poi, è stata confermata dal figlio Duncan Jones su Twitter: “Mentre molti di noi condivideranno questa perdita”, scrive il figlio, “vi chiediamo di rispettare la privacy della famiglia in questo momento di dolore”.
CHI ERA IL DUCA BIANCO – David Bowie, noto in Italia anche con il soprannome di Duca Bianco, ha rivoluzionato il rock e tutto il mondo della musica. Attraversando cinque decenni di storia del rock: dal folk acustico all’elettronica, passando attraverso il glam rock, il soul e il krautrock, David Bowie ha lasciato tracce che hanno influenzato molti artisti.

mercoledì 14 ottobre 2015

Look di Victoria

Primi sussurri sono iniziati a metà agosto, dopo alcune foto della vacanza in Francia in cui sembrava Victoria di Svezia, 38 anni è in attesa del secondo figlio? Da Palazzo nessuna conferma ufficiale, ma da Stoccolma arrivano ora nuove immagini dell’erede al trono svedese, durante una premiazione, che sembrerebbero lasciare poco spazio ai dubbi: Victoria indossa un abito morbido, azzurro, di quelli che nascondono. La curiosità è cresciuta, ma la coppia di principi, per ora, non commenta.
avere un profilo più “rotondo”: la principessa
Victoria e Daniel, sposati nel 2010 dopo un lungo fidanzamento (lui era il suo personal trainer e la famiglia reale ci ha messo un po’ a digerire questa relazione) hanno già una bambina di 4 anni, Estelle, nuova principessina ereditaria  (dopo la mamma, naturalmente). Sono tornati da poco più di una settimana a Stoccolma dopo la vacanza in Francia e una breve visita in Norvegia dove Victoria e la principessa norvegese Mette-Marit, la moglie dell’erede al trono Hakon, hanno partecipato a un evento di sensibilizzazione sul cambiamento climatico.
C’è da dire che sulle “forme” di Victoria, negli anni, si è detto e scritto molto: la principessa durante l’adolescenza e la giovinezza ha sofferto infatti, di disturbi alimentari. Negli anni 90, i giornali di cronache mondane la definivano impietosamente  “grassotella” e lei si buttò su una dieta che non fece che aggravare le sue insicurezze.

All’inizio la Corte svedese minimizzò il problema, ma poi fu costretta ad ammettere che la principessa soffriva di “anoressia nervosa”. Nel 1997 Vittoria si trasferì negli Stati Uniti, ufficialmente, per completare gli studi. In realtà voleva guarire dalla malattia. E negli anni successivi è diventata una testimonial contro i problemi legati al cibo. Di sicuro, da quando la sua vita sentimentale si è stabilizzata, la relazione con Daniel Westling accettata dal padre, il re Carlo Gustavo, e i due si sono sposati, Victoria è molto più serena.
E cinque anni dopo il coronamento dei sogni d’amore di Victoria, nel  giugno scorso anche il fratello Christian (terzogenito di Gustavo e Silvia) è riuscito a sposare la ex modella Sofia Hellqvist 

Le bionde dell'inverno

Bionde si diventa, quasi sempre. Il colore più amato e diffuso dello scorso inverno si conferma anche per la prossima stagione invernale. L’importante è schiarirsi scegliendo il colore che più si addice alle proprie caratteristiche (colore della pelle e degli occhi, soprattutto, ma anche “attitudine”) e poi rispettando le sfumature più in voga del momento, che secondo gli hairstylist quest’anno sono sei.
Biondo brown,  il colore del 2016
Dalla fusione di biondo miele e castano moka nasce questa tonalità, una delle più amate del momento. Ideale per i capelli castani, perché riesce in questo caso a dare un effetto molto naturale, è un colore multisfaccettato, composto di chiaroscuri e contrapposizioni di riflessi che illuminano qualsiasi viso. Per un effetto-mare si può schiarire il colore sulle lunghezze: escamotage da usare anche se si vuole dare risalto a un taglio scalato.
Biondo platino, femminilità puraSdoganato prima da Jean Harlow negli Anni 30 del ‘900, poi da Marilyn Monroe e infine da Kim Kardashian, che ha abbandonato per poche settimane la sua chioma mora per sorprendere tutti con un carrè platino alla sfilata di Balmain dello scorso inverno, il biondo platino è stata la tinta più desiderata del 2015. Difficile da ottenere se non si è già bionde naturali, e ancora più difficile da conservare, necessita di molteplici schiariture e decolorazioni. Una volta raggiunto il colore platino, però, anche se lo si conserva per poche settimane, dona una dose extra di femminilità.
Biondo vaniglia, per chi ha i primi capelli bianchiTra i biondi è sicuramente uno dei colori più chiari ma più caldi allo stesso momento. «Si addice alla perfezione alle pelli mature», consiglia l’hairstylist milanese Christian Colombo, «perché è in grado di attenuare la visibilità delle rughe e addolcire i lineamenti. Ma è la sfumatura migliore da usare in presenza di una quantità consistente di capelli bianchi perché riesce a mimetizzare, meglio di qualunque altra tinta, la ricrescita».
Biondo caramello e fragola, per le più pallideCaldo come il biondo vaniglia ma appena più scuro, il biondo caramello (o toffee) ha, rispetto alle nuance più chiare, un grande vantaggio: può essere indossato senza timore di ottenere un effetto fantasma anche dalla pelli pallide e diafane. Il biondo caramello può diventare facilmente fragola, una delle tendenze più seguite dalla star di Hollywood, se si aggiunge alla tinta qualche pigmento rame.
Biondo cenere, l’eleganza del freddoOccorre una buona dose di personalità per portare questo colore. Benché, infatti, non doni a nessuna donna, qualunque sia la carnagione o il colore degli occhi, è una tinta fredda che sa essere, se indossata nel modo giusto, elegante e sofisticata. Il procedimento per ottenerlo, in salone, è la tonalizzazione. «Prima si effettua la schiaritura desiderata», spiega Colombo, «poi si eseguono sui capelli colate di colore freddo (biondo perlato o biondo violino)». Particolarmente indicato per i capelli corti, il biondo cenere può essere indicato anche per le chiome più lunghe. In questo caso si effettua una ricrescita di biondo scuro alle radici per poi schiarire sulle lunghezze, fino a creare punte così chiare da sembrare bianche.

IL CONSIGLIO DELL’HAIRSTYLIST
Uno dei problemi più comuni a chi ha i capelli biondi è che il colore si puòossidare velocemente, soprattutto se è frutto di schiariture effettuate con prodotti chimici o decolorazioni e se ci si espone per molto tempo al sole (anche in inverno). Per evitare che la tinta viri al giallo paglierino occorre fare uso di cosmetici specifici per capelli colorati, meglio ancora se formulati appositamente per i capelli biondi. «Il trucco è aggiungere del riflessante allo shampoo», spiega Christian Colombo, «capace di fissare la tinta ad ogni lavaggio. Basta miscelare nella formula detergente il pigmento di colore scelto in salone oppure acquistare shampoo pigmentati. Per farli agire si lasciano in posa per tre minuti, come fossero una maschera, prima di risciacquare».